martedì 5 maggio 2015

TERREMOTO IN NEPAL

Dopo ben otto giorni dal terremoto, scavando tra le macerie delle case collassate, sono stati ritrovati vivi un lattante ed una vecchietta di cento anni d’età. Miracolo? No, soltanto Natura, poiché il termine pagano e tanto inflazionato in ambito cattolico non viene applicato al Nepal induista-buddhista. Ma se tale evento si fosse verificato a Lourdes, Medjugorje o Pietrelcina possiamo solo immaginare quanti “te deum”, pellegrinaggi e omelie si sarebbero svolti per inneggiare alla bontà di Maria e di Gesù!

sabato 2 maggio 2015

EXPO: LAICITA’ SENZA SPERANZA

Il primo maggio scorso si è aperta al mondo una manifestazione tutta italiana, l’Esposizione Universale  2015, che ha come motivo dominante l’alimentazione ed il cibo nel mondo. Il discorso di apertura  spetta ovviamente al capo del Governo italiano. E poi chi altro parla? Avrebbe un senso il Segretario dell’ONU che rappresenta tutti i paesi del mondo; avrebbe un senso il presidente della FAO, l’organizzazione mondiale per l’alimentazione; potrebbe avere un senso il  neutrale Dalai Lama, così geograficamente contiguo al Nepal  ove solo cinque giorni prima si è consumata una strage di migliaia di morti  per il terremoto in un paese stupendo ma povero  e oggi tremendamente affamato e senza viveri. E invece no, su un vistosissimo mega schermo viene trasmesso un discorso del capo di una sotto religione che non rappresenta neppure un quinto del pianeta, i cattolici, a sua volta frazione ricchissima, potente  e sfarzosa  della più generale religione cristiana, a sua volta una delle fin troppe religioni esistenti nel mondo.

C’è da chiedersi: perché tanto provincialismo di bottega? Bisogna ammettere che hanno ben lavorato gli ubiqui templari e proconsoli vaticani per imporre alla Repubblica (laica?) italiana questo happening neo-clericale di sapore pre-unitario. E chi sa se, di questo passo, un giorno aprendo il nostro frigo a casa non ci accorgeremo che ci hanno messo dentro a nostra insaputa un santino di padre Pio! O che Francesco 1° si stia perdendo per strada sulle orme del culto della personalità del cesare-papismo di Wojtyla?

venerdì 10 aprile 2015

ONNIPOTENTE E BUONO O IMPOTENTE E INUTILE?

Strage al tribunale di Milano quando un uomo entra armato, spara 13 colpi, uccide  un giudice, un avvocato e un testimone, più due feriti. Sfortuna? eppure va detto che i tribunali italiani rigurgitano di amuleti apotropaici pieni come sono, come una surrettizia pinacoteca di regime, di crocifissi di tutti i costi e di tutte le dimensioni appesi su tutti i muri. E qui ci scappa una riflessione: se tutti quei feticci non riescono a proteggere giudici, avvocati e quant'altro pertiene  ai locali che quei crocifissi vigilano notte e giorno dall'alto delle pareti, se si rivelano essere soltanto inorganici pezzi di legno incapaci di valutare e provvedere, allora giustamente  la gente si chiede:  ma che senso ha per l’Italia passare per un paese pagano idolatra senza neppure avere il  vantaggio di qualche miracoluccio, quantomeno quando servirebbe a salvare delle vite umane? E magari pure  cattoliche.

sabato 21 marzo 2015

LA VITA TERRESTRE E' NATA ... DALLA TERRA (Scienze - febbraio 2014 - p.9)


Ci domandiamo quando e dove è nata la vita.  E' una domanda che ha affascinato sempre più gli scienziati specie dopo la scoperta di Miller  ( 1953 ) che produsse proteine in un ambiente primordiale e così anche il sistema genetico.

E Woller (1828)  conquistò la sintesi dell'urea che potrebbe essere stata scoperta durante la rivoluazione geologica primordiale.

E Venter (2007) costruisce il DNA artificiale creando un micro organismo nuovo inserendo il DNA prodotto in laboratorio.

Oggi si è scoperto casualmente che l'argilla potrebbe essere stata terreno di coltura per le sostanze chimiche e perciò potrebbe aver fatto una iper-produzione di proteine e quindi le bio-molecole. Non è chiaro ancora come queste molecole si siano organizzare fino a formare strutture complesse e sopravvivere in condizioni del "brodo primordiale". L'argilla potrebbe essere "  la culla "  della vita.

Gianfranco Vazzoler

giovedì 19 marzo 2015

E DA QUANDO? ... FRANCESCO DISSE A SCALFARI ...


Un lettore, a proposito del nuovo giubileo e dell’affermazione del monsignore Fisichella che ne sarà il regista: ”Il business non ci interessa” ci ha scritto: “E da quando? Tutta la storia della chiesa di Roma è imbastita di simonia”.  La stessa stupita domanda potrebbe essere rivolta a quanto Eugenio Scalfari scrive sul giornale da lui fondato: ”In uno dei nostri incontri papa Francesco mi disse “ La Chiesa missionaria non fa proselitismo, cerca nelle persone di suscitare la ricerca del bene nella loro anima.”  E da quando? Tutta la presenza di cattolici sulla crosta terrestre è una storia di proselitismo, e ci  sarebbe  anche da aggiungere “con le buone o con le cattive” perché questo ci dice la Storia.


Ed ora vediamo di fare un po’ di esegesi  onesta e neutrale di questa affermazione di un papa che per altri versi ci piace, e magari fosse stato lui o uno come lui il protagonista di tante vicende storiche. Egli dice che la Chiesa non farebbe proselitismo, e cioè conversioni, ma cercherebbe di  suscitare la ricerca del bene, o meglio di ciò che essa Chiesa ritiene essere a suo esclusivo avviso il bene,  “nelle persone”.  Ma persone siamo e sono tutti gli abitanti del globo, anche quelle pie, misericordiose, giuste che però non se la sentono di deglutire concetti fantasiosi e magici come resurrezione, immacolata concezione, verginità di Maria, transustanziazione ed altri. Che non se la sentono di metabolizzare il primato urbi et orbi del vescovo di Roma, né che l’unico vero dio debba essere solo quello cattolico nonostante tutto il restante parco di dèi  esistente da sempre, o che il papa romano goda della infallibilità a dispetto della Storia. Che non se la sentono di accettare che solo Roma possa indicare ciò che è bene e ciò che e male poiché credono in altre religioni che rivendicano la stessa prerogativa, e pertanto, alla luce di ciò, hanno mille motivi per dubitare del “disinteresse” delle gerarchie cattoliche quando parlano di dialogo interreligioso.

Persone, come le chiama Francesco, sono anche Socrate, Seneca, Buddha, Spinoza, Mazzini, Gandhi, Bonhoffer, Dalai Lama  e migliaia di altre sufi, ebree, hindu, buddhiste, protestanti, ortodosse, taoiste o non credenti, ma  intimamente  pie, misericordiose e giuste: possibile che queste persone
dovrebbero andare, secondo Francesco, a lezioni di  catechismo in Vaticano? La presunzione di avere ragione a tutti i costi è purtroppo un virus genetico-ideologico che porta a queste difformità dal pio, misericordioso e giusto, anche in “persone” con grande afflato umano come Francesco.

Come diceva Renzo Arbore di una certa birra: “Meditate, gente, meditate!”.

venerdì 13 febbraio 2015

LIBERTA' DI OPINIONE O IMPOSIZIONE DELLA CENSURA PER IL COSIDDETTO NEGAZIONISMO?

Serpeggia nel parlamento italiano l’intento di comminare per legge il carcere a chi, perché è matto o perché è un esibizionista controcorrente ovvero perchè  lo ritiene per suoi motivi verosimile,  esprimesse la sua opinione  che mette in dubbio certi tristi eventi della Storia legati alla persecuzione razziale o politica o religiosa. Guai a voler argomentare riduttivamente su  tristissimi  fatti storici come foibe, olocausto di ebrei o armeni, Srebrenica, lo stupro-strage di Nanchino, forse Katyn o Cefalonia, chi sa se pure lo sterminio dei Catari. La libertà di espressione non può fare il surf sulle onde del potere politico pro tempore: per quanto mi riguarda già non tollero che il diritto penale debba occuparsi di vilipendio e blasfemìa in uno Stato liberale di diritto. Io penso che qualsiasi limitazione della libertà di parola e di opinione, e quindi di stampa, sia solo l’inizio di un proibizionismo delle idee che può sempre aumentare nel tempo facendo leva sul  fatto che esiste  già un “precedente”, che a sua volta  legittimizza  una logica censoria e repressiva (al riguardo ricordiamoci il monito del grande David Hume”La libertà non si perde tutta in una volta”).
In una democrazia liberale non si fa censura: una società civile e matura ha i propri anticorpi per isolare,  depotenziare e neutralizzare quanto di nocivo può minacciare con l’informazione la pace, la giustizia e il bene comune. La democrazia non può vivere di bavagli, censure, perquisizioni e manette, nè può giustificare il reato di opinione. Jefferson, che fu il padre della costituzione americana del 1776  e  su cui fonda quella grande democrazia, affermò: “La libertà del nostro Paese riposa sulla libertà dei suoi giornali”. Io e la rivista NonCredo che dirigo lo sottoscriviamo con totale convinzione. Proibire la libera manifestazione di opinioni (e qui non parlo di apologia) significa imitare l’ayatollah Khomeyni rispetto a Rushdie  ovvero  tutte le dittature e i regimi militari. Ammiro, invece, e condivido la nota suora domenicana (quindi erede degli “inquisitori”domenicani, maestri nella persecuzione del dissenso!) francese Marie-Emmanuel che ha spontaneamente partecipato alla marcia di Parigi per Charlie Hebdo assieme ai capi di Stato, e che ha detto:”Sono una cittadina, difendo la libertà di espressione. Anzi la libertà tout-court“.

 Le tesi contrarie si confutano, si criticano, si stigmatizzano ma NON si mettono a tacere col bavaglio della censura e la minaccia del carcere, come vorrebbero gli isterismi estremistici di integralisti insicuri. Sarebbe illiberale, antidemocratico e liberticida. La libertà di opinione va sempre garantita  e difesa da possibili  “leggi speciali”: il maccartismo è sempre dietro l’angolo. Ce lo dice la Storia. 

mercoledì 14 gennaio 2015

SE C'E' IL MERCATO SPERIAMO CI SIA ANCHE LA LIBERA "BORSA" DELLE RELIGIONI IN FUNZIONE DEI MERITI


Per la Chiesa è duro accorgersi che le religioni sono sul “mercato” come un prodotto e che il cattolicesimo è uno di questi”.

Queste le parole di alto valore semantico, politico e simbolico di un intellettuale cattolico di alto lignaggio culturale come Andrea Riccardi, professore di storia contemporanea e presidente-fondatore della Comunità di s.Egidio. Se per “mercato” intendiamo il luogo fisico o virtuale ove poter trovare ciò che si cerca, certamente in ogni società civile e libera dovrebbe esistere un “mercato” delle idee e delle teorie relative alle religioni con libertà di opzione , interscambio, osmosi e abbandono, se non esistesse l’ostacolo delle loro resistenze, proselitismo, minacce di pene ultraterrene, che rendono  al riguardo la società come la foresta pietrificata. Altrimenti,volesse il cielo! fosse come sentenzia Riccardi, significherebbe laicità, libertà interiore di orientamento e possibilità autonoma di scelta, rispetto per le idee altrui e potatura di tante favole, superfetazioni , suggestioni e superstizioni che rendono  tante narrazioni religiose sia non credibili sia incompatibili col senso comune e il principio di realtà.