mercoledì 14 gennaio 2015

SE C'E' IL MERCATO SPERIAMO CI SIA ANCHE LA LIBERA "BORSA" DELLE RELIGIONI IN FUNZIONE DEI MERITI


Per la Chiesa è duro accorgersi che le religioni sono sul “mercato” come un prodotto e che il cattolicesimo è uno di questi”.

Queste le parole di alto valore semantico, politico e simbolico di un intellettuale cattolico di alto lignaggio culturale come Andrea Riccardi, professore di storia contemporanea e presidente-fondatore della Comunità di s.Egidio. Se per “mercato” intendiamo il luogo fisico o virtuale ove poter trovare ciò che si cerca, certamente in ogni società civile e libera dovrebbe esistere un “mercato” delle idee e delle teorie relative alle religioni con libertà di opzione , interscambio, osmosi e abbandono, se non esistesse l’ostacolo delle loro resistenze, proselitismo, minacce di pene ultraterrene, che rendono  al riguardo la società come la foresta pietrificata. Altrimenti,volesse il cielo! fosse come sentenzia Riccardi, significherebbe laicità, libertà interiore di orientamento e possibilità autonoma di scelta, rispetto per le idee altrui e potatura di tante favole, superfetazioni , suggestioni e superstizioni che rendono  tante narrazioni religiose sia non credibili sia incompatibili col senso comune e il principio di realtà.

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